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La sicurezza è un processo da presidiare costantemente, infatti abbiamo creato la formula giusta
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ecco perché preferiamo non limitarci solo a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi, è nostra intenzione seguirti nel tempo per fornirti una vantaggiosa assistenza continuativa.
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Ti aiutiamo a ridurre il rischio di infortuni, malattie ed eventi critici connessi all’attività lavorativa, portandole ad un livello ritenuto accettabile dalla legge, secondo il Dlgs 81/2008
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Spesso molti clienti vedono la Sicurezza sul Lavoro esclusivamente con un Documento di Valutazione da redigere ma in realtà la Sicurezza va intesa come un Processo da presidiare costantemente…
La sicurezza sul lavoro consiste in una serie di attività e procedure, sia a livello tecnico che pratico e logistico, da parte del titolare dell’azienda (o meglio del datore di lavoro o figura responsabile in tal senso), allo scopo di salvaguardare i lavoratori, il personale in genere e l’ambiente limitrofo all’area o al luogo di lavoro. Sostanzialmente sono delle misure atte a prevenire e proteggere, la cui responsabilità grava sul responsabile nominato, che può essere interno o esterno all’azienda.
Lo scopo, attraverso la tutela della salute e dell’ambiente, è quello di ridurre i rischi connessi all’attività lavorativa, ad un limite che sia ritenuto accettabile per la legge, di cui al Dlgs 81/2008.
Il datore di Lavoro è obbligato a valutare i rischi derivanti dall’attività lavorativa. A seconda della tipologia di azienda e come essa è classificata in base all’Accordo Stato Regioni, esso può prevedere tre tipologie di rischio: Basso, Medio e Alto. Il DDL ha altresì l’obbligo di Formare i Lavoratori affinché le probabilità che si verifichino incidenti siano sempre ridotte al minimo, in quest’ottica è di fondamentale importanza porre una continuità nella Formazione ed una variazione qualora vi sia un cambiamento di mansione all’interno dell’azienda da parte del dipendente o lavoratore.
La Classe di Rischio, in base al nuovo accordo Stato Regioni, viene individuata attraverso il Codice Ateco dell’attività.
Attenzione! Anche se, ad esempio, la tua attività potrebbe risultare ad Alto Rischio in base al tuo codice Ateco, ma non è detto che tu debba fare la formazione ad Alto Rischio per tutti i dipendenti, infatti…
La Formazione si effettua comunque in base all’effettiva mansione di Lavoro del dipendente
Ad esempio un’attività Edile ad Alto Rischio si compone di 20 Operai e 3 Segretarie. In questo caso 20 Operai faranno Formazione ad Alto Rischio, mentre 3 Dipendenti faranno Basso Rischio perché svolgono attività d’ufficio.
Quello della Formazione è un obbligo, sostanzialmente perché si ritiene che un lavoratore formato abbia coscienza di quali siano le manovre o i comportamenti da adottare per la corretta prevenzione di malattie e rischi in generale, sarà quindi preparato rispetto al preservare la salute propria ed altrui, durante lo svolgimento della propria mansione.
La formazione è sicuramente tra i punti fermi del decreto, ma per essere in regola c’è comunque l’obbligo della redazione del documento di valutazione dei rischi, nonché la nomina di alcune figure di riferimento, RSPP, RSL, Medico Competente, Addetto alle Emergenze, ecc…
Il DVR, acronimo di Documento di Valutazione dei Rischi è importante perché considerato lo strumento attraverso il quale il DDL assolve l’obbligo iniziale di Valutare il Rischio della propria impresa in termini di Salute e Sicurezza sul Lavoro. Al suo interno c’è il frutto della valutazione del rischio e come si intende farvi fronte attraverso misure e rilevazioni connesse nello specifico a tutta una serie di attività svolte dall’impresa, nonché una serie di procedure atte a migliorare il percorso di prevenzione e protezione rispetto ai rischi a cui la realtà va incontro. Il tutto come sempre per portare il livello di rischio ai valori conformi secondo quanto stabilito dalla legge.
Il Datore di Lavoro è tenuto ad effettuare questa analisi, in affiancamento ad un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e dal Medico Competente. All’interno del DVR è indicato anche il Responsabile che solitamente è il Datore di Lavoro dopo aver ricevuto una formazione specifica da RSPP e più in genere ciò accade solitamente per attività classificate in basso rischio; mentre per altri tipi di attività per le quali si ritiene possano esserci rischi più alti, si è soliti nominare un responsabile esterno che si assumerà il rischio e l’incarico di RSPP e potrà così presidiare in modo ottimale sulla Sicurezza sul Lavoro mentre il DDL potrà dedicarsi al suo core business, senza l’aggravio di una materia piuttosto complessa che non lascia spazio ad errori o interpretazioni.
alcuni enti o istituti di riferimento nel panorama della salute e sicurezza sul lavoro, con relativo approfondimento
Tecnico Acustico Roma
Nomina Medico Competente
Consulente HACCP Roma
Visite Mediche Lavoratori
Documento Valutazione Rischi
Consulente sulla Sicurezza
Corsi di Formazione
Tutte le aziende sono tenute ad ottemperare al d lgs 81 2008, considerato il reale punto di riferimento in materia di salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, ne stabilisce quindi le normative sia a livello comunitario che internazionale.
Corso Antincendio
Corso RSPP
Corso RLS
Corso HACCP
Corso Primo Soccorso
Formazione Attrezzature da Lavoro
Corsi per Lavoratori Art. 37
Corso per Preposti
Svolgiamo Corsi Sicurezza sul Lavoro a Roma, sia nelle nostre Aule formative che direttamente nella Vostra Sede.
Di seguito una serie di F.A.Q. sulla Consulenza per la Sicurezza sul Lavoro, domande e dubbi espressi da chi si approccia le prime volte a questo argomento
Potrebbe trattarsi di un corso online. Un corso dura almeno 4 ore ed è comprensibile che un Docente qualificato chieda una cifra minima adeguata alla sua preparazione da professionista.
Se il Docente dovrà tenere un corso per poche persone, basta fare un rapido calcolo per comprendere come questi costi siano inapplicabili.
Se invece il corso prevede un numero elevato di partecipanti allora ha senso che la spesa sia divisa e risulti di conseguenza una cifra più bassa per un Corso di Formazione Professionale.
Attenzione! Ti ricordiamo che per essere riconosciuti, i Corsi online devono essere di tipo e-learning e con Certificazione Valida, alcuni corsi sono validi parzialmente e vanno comunque completati in Aula, in tal senso il prezzo basso potrebbe essere il prezzo di un corso che non è completo: per Esempio, un Corso per categorie di Rischio Medio e Alto, le prime 4 ore possono essere svolte in modalità e-Learning, le restanti 8/12 ore devono essere svolte comunque in Aula poiché si tratta di rischi specifici.
Non è possibile definire un prezzo Standard per il DVR perché ogni impresa è soggetta ad un certo tipo di rischio o impiega dei determinati macchinari che impattano in modo differente. Chi stabilisce un prezzo standard per il DVR probabilmente consegnerà soltanto un pezzo di carta con su scritti dati anagrafici ed una superficiale analisi dei rischi. Questo tipo di approccio mette il cliente ignaro in una situazione di rischio verso gli adempimenti di legge ma soprattutto in una situazione di rischio verso la propria azienda, il personale e le risorse. Il DVR è visto come un documento in pronta consegna ed è quindi ottimo per lucrare sulle aziende che lo richiedono senza avere consapevolezza del quadro completo, che saranno costrette subito dopo ad aggiungere moduli e analisi non incluse nel DVR presentato come uno specchietto per le allodole. Un tecnico o un professionista oltre a compilare i dati predefiniti del documento, effettua un’analisi dei rischi, ed esegue rilevazioni e misurazioni specifiche, sulla base delle quali redige degli allegati da includere come documentazione che compone il vero e proprio documento di valutazione dei rischi. Un professionista decide inoltre se accettare l’incarico di RSPP esterno ed assumersi il rischio di essere un Consulente sulla Sicurezza sul Lavoro.
All’interno del DVR deve essere definita la figura dell’RSPP, ovvero il responsabile del servizio Prevenzione e Protezione, che può essere sia interno che esterno all’azienda. E qui ci ricolleghiamo a ciò che dicevamo sul DVR in pronta consegna, di solito per vendere il solo documento senza prendersi alcuna responsabilità, la figura resta quella del datore di lavoro, senza che però esso abbia realmente la percezione dei rischi che questo comporta e delle responsabilità che inevitabilmente ricadono su di lui. Altra cosa è prendersi la responsabilità della nomina esterna di RSPP e seguire un’azienda in tutto il processo di sicurezza, sollevandola dagli obblighi che ne derivano e garantendogli una qualità ed un rapporto continuativo ed economicamente vantaggioso.
Ogni figura viene nominata per garantire interessi ed equilibri. L’RSPP può anche essere il Datore di Lavoro ma dovrà effettuare una formazione specifica in base alla categoria di rischio, per ricoprire questi compiti. Per quanto riguarda l’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) invece deve essere scelto tra i dipendenti poiché altrimenti potrebbe nascere un conflitto di interesse e favorire più gli interessi dell’azienda che quelli del personale in termini di salute e sicurezza sul Lavoro. Anche tra Soci deve essere nominato un RLS, soprattutto se parliamo di Soci Lavoratori, sempre tramite elezione. Il Dirigente invece, pur non essendo al pari del Datore di Lavoro, ha comunque dei ruoli operativi di responsabilità sul campo, dovrà quindi sostenere un Corso a parte relativo alla Sicurezza, in base alle sue mansioni. Il Preposto viene nominato dal Datore di Lavoro tra i dipendenti, generalmente è una figura presente in edilizia; se non è nominato, solitamente è il dipendente più anziano o con più esperienza dello storico dell’azienda, è obbligatorio per legge e nominato quando non è garantita la presenza o la reperibilità del datore di lavoro.
Un conto è valutare i Rumori a cui è soggetto il dipendente ai fini della legge 81.08 e prendere precauzioni con dispositivi idonei di Protezione, allo scopo ci si basa su dei valori ISTAT, noi preferiamo sempre effettuare delle valutazioni con strumenti idonei e certificati, misurando il rumore nel punto in cui è necessario in base al tipo di attività, come ad esempio all’altezza dell’orecchio piuttosto che nell’ambiente in generale.
Diversamente, la valutazione dell’impatto acustico ha a che fare con l’inquinamento ambientale, se si ha un’attività produttiva è necessario fare una serie di valutazioni per dimostrare di non arrecare danno acustico o disturbo a terzi o dall’esterno. Lo strumento utilizzato si chiama Fonometro e deve essere certificato da un ente ed avere taratura biennale.
Scegliere deliberatamente di non adempiere a causa dei costi o Affidarsi a ditte poco serie, formarsi in maniera superficiale o possedere documentazioni scadute o incomplete, è responsabilità di cui risponde sempre il titolare dell’azienda. Si parla di sanzioni penali, oltre all’entità della multa che è molto alta. Può arrivare un’ispezione o anche il dipendente può segnalare eventuali criticità. Non è poi così difficile andare incontro ad un controllo ispettivo da parte degli organi competenti, già all’interno della SCIA è presente un’autocertificazione di adempimento agli obblighi di sicurezza, documentazione che in caso di verifiche viene subito sottoposta all’attenzione delle autorità competenti; oppure anche un piccolo infortunio di un dipendente può mettere in moto delle verifiche dove è facile portare alla luce criticità di questo tipo. Anche un dipendente che effettua vertenza nei confronti dell’azienda può essere un possibile spiraglio attraverso i sindacati che fanno ricorso ad eventuali mancanze rispetto alla dlgs 81.08. In sede di verifiche usciranno dunque fuori tutte le lacune che l’azienda ha verso la sicurezza, e come tale non solo è sanzionabile economicamente, ma entro 30 giorni si finisce sul penale. Questo senza contare i rischi connessi alla salute delle persone, argomento molto più delicato dove porre maggiore attenzione e riflessione.
È l’acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Point, tradotto Analisi dei rischi e procedure di controllo. Riguarda strutture dove vengono trattati alimenti in genere, come pizzerie, alimentari, ristoranti. Va ad individuare quali sono i punti critici, come ad esempio la temperatura dei frigoriferi, lo scarico merci da parte del fornitore, per preservare l’integrità dell’alimento ed evitare l’eventuale contaminazione. Il consulente verifica il buon funzionamento delle apparecchiature ma anche lo stato del locale, ad esempio eventuali mattonelle messe male dove possono annidarsi batteri. Il consulente sull’igiene degli alimenti può dare delle indicazioni verbali e scritte, formando il personale secondo le procedure del Manuale HACCP, ad esempio istruendole sull’annotazione giornaliera della temperatura dei frigoriferi e sulla relativa tenuta dei registri, anche in considerazione di fornire la documentazione necessaria durante un eventuale controllo degli organi preposti, a seguito di una possibile segnalazione.
Si tratta del Piano Operativo di Sicurezza, in questo documento vengono contemplate solo quelle fasi specifiche a seguito della richieste di svolgimento un determinato tipo di lavoro, riguarda per lo più per ditte di Manutenzione o Edilizia e si tratta dunque di una analisi da redigere in corrispondenza della costruzione o inizio di attività ben precise. Non è pensabile non redigerlo in quanto obbligatorio, lo chiede proprio chi commissiona il lavoro e lo redige il Datore di Lavoro con il supporto del Consulente sulla Sicurezza sul Lavoro.
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